Corre il bambino
tra i germogli di ruta
Una farfalla
28 domenica Gen 2018
24 mercoledì Gen 2018
Posted Poesia
inTag
angeli, daini, dono, Fiume di portata, luce, perla di buio, Rayuela
Quel luogo che ora tace, la mia casa,
come chi ha protetto l’aglio tutta notte,
è il rosso della gioia verso l’alba
per la piccola rayuela che ha saltato
dalla cipressa al tiglio, un anno intero-
fra gli anelli delle chiocciole e dei bruchi,
annodando filo a filo con le mani
le albere del sole ai vecchi nidi,
fino a sentire sante le ginocchia
al pianoro dei dormienti, in cima a Bàdolo-
con un perpetuo sulla lingua, i suoi amori.
Una perla di buio, al boscovecchio,
ha cresciuto la preghiera di incontrarli,
aprendosi in un fiume di portata,
per contenere l’immenso e lo splendore
di una coppia di daini – come gli angeli,
quando entrano negli occhi con un canto
e dentro agli occhi, mite, fanno piovere
la grande nevicata della luce.
16 martedì Gen 2018
Posted Poesia
inUn angelo ci serve, e ogni notte,
come un osso leggero ama volare
alla festa degli azzimi e le rose,
per offrire la prima comunione,
dove gli uomini riposano le mani.
Ascolto il riso che rinnova l’acquaviva
di quel messia che serve capovolto,
come un diacono radioso, alla sua mensa,
i prescelti, divisi fra domande
su chi fosse il più grande dopo lui.
Quanta tenerezza, in ogni angolo,
ai piedi del suo credo, per gli amici.
Simon Simon…quanta fatica
per farti diventare il nome Pietro,
e quante suppliche per scacciare il divisore
che ti vagliava, come il grano;
la fede è una cordata, anche per Dio.
Ascolto il batticuore, quando prega
come una madre, per la fede di suo figlio,
e che confermi, nuovamente, i suoi fratelli,
convertito. L’ascolto quando supplica
di armarsi di una spada, e per la stessa
di vendere ciascuno il suo mantello-
così prezioso che anche dato in pegno
veniva reso al debitore per scaldarsi
ad ogni notte. Ascolto come dormono
i compagni, sfuggendo dal dolore,
mentre un’ombra si allontana tra gli ulivi,
come, a un tiro di sasso, si inginocchia-
ripetendo nel deserto a un filo d’arco
il grido della donna al suo neonato-
E’ l’agonia, la vera lotta per l’amore
del sudore che gli scende dalla fronte.
Non è l’Adam quell’uomo
che raschia sulla terra,
e il rosso del sangue, che lei beve,
non è forse di Abele, suo fratello?
Dove sei stato? Solo questo conta,
domandare : dove sei.-
Tu li hai svegliati, quando Giuda era vicino
al segno pervertito, che colpiva,
senza spada, l’alleanza con un bacio.-
L’ultimo sguardo di quella notte estrema
è stato per il giovane Simon-
l’ultimo appiglio tra gli affetti, rinnegati
a una ragazza senza nome per la via,
rubando, oltre al futuro, il suo passato-
più di quanto lo possa un tradimento-
col suo sguardo dialogò, l’ultima volta,
fino a quando non divenne il nome Pietro,
in mezzo al pianto, mentre lui spariva
verso il sinedrio che mutava le parole,
e da Pilato, con il suo nuovo amico,
che gli pose quella tunica vistosa,
quale re, dimenticando la giustizia.-
Padrenostro, chi c’era alla salita?
Se a uno straniero fu ordinato di seguirti –
con le stesse tue parole per Simon-
ti seguì, fino alle croce, col suo nome
e le tre donne appena in lontananza
tra la folla di lebbrosi e prostitute.
Ti sei voltato, per il rumore sopra il petto
di tutte quelle peccatrici, oltre le mura,
con le parole della profezia. Sei giunto in cima
chiedendo ancora tempo,
e nel tempo del perdono sulla croce,
di nuovo satana ha tentato la discesa
del tuo corpo, come un tempo sul pinnacolo.-
A scendere è stata l’ora sesta,
improvvisando il buio dentro al giorno
sconvolgendo la natura per tre ore,
fino all’ultima consegna del respiro,
che ha portato il nuovo Adam
a compimento.
Mi fermo su chi guarda gli occhi chiusi
di chi ha reso l’anima, Gesù:
il centurione, e una folla di spiantati,
i conoscenti, le donne e quel Giuseppe
del sinedrio, l’obiettore di coscienza,
che prese il corpo e lo raccolse nella sindone
posandolo al sepolcro. Il giorno dopo
è già sabato a quel tempo di Gesù.
Di Gesù è il sabato dolcissimo
per entrare nel ventre della sposa
che stava preparando i suoi profumi ,
per il passaggio di quel soave odore,
delle donne sul corpo dell’amato;
nella pasqua è già domenica, al tramonto,
se le stesse, testimoni della morte,
lo vedono nel vuoto – del risorto
credere è vedere, amore mio,
accompagnando l’amato dove muore-
hanno tanto camminato insieme a lui,
per servire come apostole l’annuncio,
ricordando agli increduli che un Dio
è sempre nuovo nei doni che ti offre-
così alla coppia dei discepoli per strada,
che riflettevano sulla fine della storia-
troppo giovani per ricordare la promessa
tramandata dai profeti, il compimento-
eppure si è accostato, giungendo a casa loro,
spezzando ancora il corpo sulla tavola,
lasciando agli ultimi il riconoscimento.
E poi sparire-
non prima della supplica al suo Pietro,
con le mani e con i piedi di un amante
che rimane in carne ed ossa fra il calore
delle membra- Non credeva
stupefatto per la gioia..!
Finché le labbra ripresero a mangiare
la sua pasqua benedetta con lo sposo.
Hai dovuto amare così tanto
per farci camminare come al buio.
Ed ora,
dopo tutti questi anni,
sei tu
l’accanto che vediamo
nell’angelo ogni notte,
che ci serve?
14 domenica Gen 2018
Posted Poesia
in11 giovedì Gen 2018
Posted Poesia
inTag
Il confine è ancora la sua mano,
e lo sguardo origina dal buio.
Basta un’eco,
appena il tempo di passare,
che un occhio solo già distingue il nido.
E qualcuno è proprio qui che trema-
nel luogo dell’origine del grido
di quell’albera- non le cime azzurre
o le apicali delle sue radici,
a tremare è il corpo che sta in mezzo,
più modesto di un servo o di un padrone-
dove passa l’alburno con la sete,
come fosse il concerto di tre angeli,
quando sconfina in una viola sola.
Disegno Antonella Schiralli
10 mercoledì Gen 2018
Il vino malva
E un piccolo ricamo
segue le stelle
Scivola fra le dita
il punto croce all’alba
10 mercoledì Gen 2018
Una candela
oscura tutto il mondo
E tu rischiari
07 domenica Gen 2018
Pubblicato da Amina Narimi | Filed under Haiku, Poesia
07 domenica Gen 2018
Posted Poesia
inSei venuto nel sonno senza sogni,
fasciato dal bianco, e col nero
hai confuso i tuoi pesci alle uccelle.
Con le spalle coperte dal vento
quanta calma al risveglio, mio sposo,
capovolta nel solco di luce,
dove i nomi hanno i mesi più belli,
nel giardino del corpo, e la fame,
il lentissimo bacio che porta,
ora è un pane, scambiato nel ventre,
con la tua noce d’oro, che sale.
07 domenica Gen 2018
Posted Poesia
inCosa vedono i tuoi occhi,
quando vai a fare i fiori,
la porta stretta di una retina
dove s’inginocchia il cielo?
Come ride una parola
che ti muore, ancora prima,
quando vuole disegnare il suo respiro?
Se congiungi il campo di una lacrima,
da cui riparte il filo, alla radura,
che appena visibile cammina,
nel continuo movimento di un miracolo,
a comporre la sua voce, va alla gioia,
con il riso, come fosse una preghiera.
Sono una donna libera. Nel mio blog farete un viaggio lungo e profondo nei pensieri della mente del cuore e dell anima.
Marco Ercolani
Leggere a tutte le età
Rivivere, raccontare ed immaginare... la miglior descrizione della fotografia.
a cura di Alfredo Rienzi
"Mi manca il riposo, la dolce spensieratezza che fa della vita uno specchio dove tutti gli oggetti si dipingono un istante e sul quale tutto scivola." Alfred De Musset
Teatro, Poesia, Spettacoli
Live life with no excuses, travel with no regret.
- il pensiero uno oltre la psicoanalisi -
blog personale di Alessandro Deho'
Blogger✍️
Questo blog è registrato su http://www.blogitalia.org
If you're not italian, you have the possibility to translate all the articles in your own language, clicking on the option at the end of the home page of the blog.
Tribute site to Ren Hang - Contributions are welcome
Se hai un problema, aggiungi cioccolato.
When the green woods laugh with the voice of joy, And the dimpling stream runs laughing by; When the air does laugh with our merry wit, And the green hill laughs with the noise of it.
Parole libere. In armonia con il suono del silenzio.
Italian Influencer & Instagram Specialist
La vita è un uragano di emozioni
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )
Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.
« Io sono un trasmettitore, irradio. Le mie opere sono le mie antenne » (Joseph Beuys)
V for Vegan
Nel mio taschino c'è tutto quello che va conservato per non andar perduto.
Per l'alto mare aperto
site under construction
un navigatore cortese
la poesia non è un museo delle cere e non è un pranzo di gala.
ตαɾcօ ѵαssҽllí's ճlօց բɾօต 2⃣0⃣0⃣6⃣ – թօաҽɾҽժ ճվ sαճíղα ♥ Diciassettesimo anno ♥
i nostri colori finalmente uniti
Pianist, Poet, Composer
altrimenti tutto è arte
Sito ufficiale di Mauro De Candia
Il blog di Donatella Pezzino
"Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me" F. Petrarca
Scrivere la vita.
il disinganno prima dell'illusione
Poesia per tutti
Lei era grande, buona, generosa, fedele, si chiamava Raissa, era la mia cara grande amica, di Pier Carlo Lava
amArgine come sempre
di Sebastiano A. Patanè-Ferro
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