Nel luogo separato dove vivi
i tuoi occhi sono piccole candele,
una luce che illumina l’inverno
riposta fra le mani come dono,
prima di partire con l’estate.
Ed ora io ti ascolto nel silenzio
che ogni sera accogli per parlarmi
fra la siepe e l’albero del noce
dove vado a raccogliere i miei panni.
In quel vuoto della pelle siamo il vento
che non svela la distanza che ci unisce
quando sorge in un indugio e si fa accenno
poi scompare con un soffio sopra i coppi
dove volano le drupe ruzzolando
nella cesta fresca dei lenzuoli;
un rito di ogni sera che si muta
nel ponte breve di una voce fino al timo –
nell’aperto più profondo e nostro mare.
I tuoi occhi sono piccole candele
15 venerdì Ott 2021
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