Ti cerco con l’acqua nelle mani
se ti concentri sulle labbra sono strisce
una fessura di polvere arenaria
aperta nella grotta del deserto
sete- fiumi effimeri- alberi neri
solo negli occhi rotola la luce
si restringono le ombre fino in terra
a macchie di umidità e millemila fenicotteri
piantati nelle braccia come cespugli
dalle gambe lunghe e il ventre sollevato
pronto a bere. nel silenzio della gola
stringo forte il mio rosario
mi calo a sei cinture fino in fondo
dove gli uccelli bevono, dove hanno fatto i nidi
scavati nella roccia morbida :c’è una pozza tiepida quaggiù
una tregua prima della pioggia.
Torneranno le iene nelle loro tane
e i serpenti punti neri delle pietre
da un cielo sfolgorante
una farfalla si accorda con la luce
sul tempo breve della vita : un patto –
un viaggio nuovo. E’ già mattino.