
L’ acqua nascosta nel piccolo melo
scendendo il sentiero di Battedizzo
ha impastato col riso i nostri natali
nella galla nera del pino argentato.
Ora è un vangelo fiorito sul capo
di quella coppia che attende la neve
con gli animali del boscovecchio,
per la stessa dolcezza del biancomangiare
quando esce dal seno per un bambino.
Così fa lo speco con la sorgente,
la dolomite quando una nuvola
le posa sul capo il breve mantello ;
l’ orgasmo è nel canto del loro incontro
il primosale che sgorga dorato
nell’umida coppa dell’epifania.