ll capanno ora è tranquillo
le nughedde confuse con l’aria
e noi sta aspettando la neve.

Nel grande freddo sei viva
sul velo azzurro dell’erba
nell’adagio del bianco che arriva
recitando un lungo alfabeto;

finché il nodo fra il passo e il respiro
non ha rotto le acque, e le braccia
sono andate in rayuela coi piedi.

Sei tu che inviti una madre,
questa piccola madre, alla luce-
se hai accolto il mio il viso nel gelo
sussurrando stai bene? Hai mangiato ?
con la splendenza del suono
di un cammello che si inginocchia
nella piccola conca di terra.