Tu – che non mi hai dato nulla, dici –
nell’ andare e venire
con gli occhi puri di un bosco che si alza
la tua voce apre la porta
a tutto ciò che può benedire;
più riconoscibile di una madre
è salita col respiro una bambina
dalle caviglie fino ai reni in una danza
si è fatta sottilissima, poi sciolta
non altro, nella luce del tuo corpo,
non altro che un orecchio.
< Mutare è un atto magico,
è morire ? >
Nelle acque della crescita lei canta
saltando la sua corda,
per restare un lievito, soltanto .
Se si volta
nella spira del tuo soffio,
io la vedo,
resa l’anima, che muta-
aperta la sorgente sopra i fianchi-
liberando i nostri morti
con la vita. Si precipita nel viso,
come un sale dentro il pane,
in un’albera le ossa, e ogni vertebra
è l’anello che si sfila dalla bocca
un nodo di energia, la vera stella,
la congiunzione estrema, l’unica,
io credo,
fra il silenzio e la parola
benedetta.
La tua voce apre la porta a tutto ciò che può benedire
11 sabato Dic 2021
Posted Poesia
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