Col sorriso della fame originale,
di chi mangia ogni cosa con gloria,
anche solo una crosta di pane,
non voleva pregare, e pregava
bisbigliando dei gesti sui fiori.
Quando usciva una rosa più chiara
fino al limite della trasparenza
la potevi chiamare l’erede
dei suoi più lunghi silenzi;
una sorgente che ignora
il proprio destino, e scendendo
il continuo scorrere scava
riempiendo ogni vuoto di luce.
Bisbigliando dei gesti sui fiori
22 mercoledì Dic 2021
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