Non fai altro che nascere ogni giorno
murmure muto mistero.
Dov’è natura sempre nostra figlia
questa casa modesta è un inchino,
nel più piccolo esicasmo della notte,
madre materia mano matrice.
Così foro il punto estremo delle dita,
e passa l’aria fresca e dona un suono
che sale come un’albera ai più cari.
Dove incidi le distinte e sempre tue
primissime compagne del silenzio
memoria pura è il fremito commosso,
la spirale che ti porta fra le stanze,
per quanto disadorne, la concordia-
confusa col dolore mentre sale,
ma è il profumo del terriccio appena nato
dai frammenti cavi delle ossa.
La sorgente è il nostro albero disfatto
e il cuore del gigante che si spezza
è quella donna accovacciata dentro il petto,
che malgrado il forte vento la scompigli,
la giumella dei suoi petali rimane
l’acconsento che la pioggia non scolora.
Dov’è natura sempre nostra figlia
07 martedì Dic 2021
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