Saliva celeste in ogni suo verso,
come su un ramo che vuole sbocciare,
nel mare purpureo di questo ricordo
una stanza speciale, chiamata silenzio,
che dava le spalle al fascio di luce-
entrava chiunque, uno alla volta,
chi aveva bisogno prendeva del cibo
allungando la vita di un seme dormiente
poco lontano, appena discosta
una donna minuscola come un respiro
sfilava dal sesso del proprio compagno
il filo invisibile di una promessa-
saliva celeste, posandola piano,
sul bianco lucente di una parola,
così tanto profonda da poterla tacere.
M. Chagall, La Creazione