il giardino dei poeti

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DIO LI GUARDA ENTRAMBI
Nina Maroccolo
febbraio 2013

NARRATORE

Non abdicava al regno del tuono
né la zolla furente – rea primogenita –
ne fu l’Eden selvatico
nei cieli dell’Avemaria
null’altro che spore nuziali.

Sanguinava amore
la Santa divaricata di gambe
preludio d’un carme sonoro –
Santa risanata tra reduci sonetti
seminali.
E capovolta australe

nel chaos a Nord della fronte
perdurò l’anello di Saturno

in laude concepimento.

LEI

Eppure voi non vi sapete
vivi. Invece vivi io
vi sorprendo. Esistete
da un tempo più grande
del mio e di me, poca cosa
di quest’altri tempi – io che
sono la più antica degli ultimi
forse d’un soffio a narrarvi.

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