Un tempo dell’attenzione, della conta
un tempo, dei pensieri, uno spostamento
dell’azione- meno di dolore più
di forza- la parola di _amante fidanzata compagna moglie
Lingua che non violenti quanto la violenza
Chi guarda solo
è più pericoloso di chi fa male
-immaginare altre vite: che non allevino califfi
di Senofonte: la soglia di casa separa l’uomo
che guarda al di fuori da cittadino, dalla donna
che guarda solo dentro e dirige casa-duemila anni fa-

Dov’è il Nonno autorevole? E non tu, padre coetaneo?
Metti gli occhi nei cortili degli asili
tra girotondi e scivoli tra bambine
con bambine- non si mescolano i maschi
con le femmine, le due metà del Mondo
delle camerette di attrezzi colorati, mostri
e mezzi di trasporto, mica peluches e bambolette
I calciatori sono maschi, femmine le ballerine
meno forti e preziose, riproduttive certo- bisognose
di protezione- Nei cortili degli asili è l’ombelico
Di PariPasso, se impariamo a mettere
la ruota della bicicletta sopra un albero
Questo è il viaggio:
“Chiamala violenza non amore”
Uno due tre quattro mani insieme
Proviamo a cambiare racconto:
che la violenza è fragilità, non donna
alimùt è violenza, elem il silenzio
dell’Uomo che usa le mani
per linguaggio– s’appropria del Tuo
vapore, della bocca di Abele.
Delle mani di Camille Claudel
interrogarsi è un acceleratore
“Sì ero sola in casa. Sì confermo di essere stata
sola in casa, di essere solo caduta dalla sedia…”

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