
Rose, oh reiner Widerspruch
Lust,
Niemandes Schlaf zu sein
unter soviel Lidern
-Rainer Maria Rilke –
4 dicembre 1875
29 dicembre 1926
Non hai posto il viso mai lo sguardo
dalla parte della carne per qualcosa
che non fosse entrato nei tuoi occhi
nella solitudine ventosa delle balze
portando in te la grande morte
come invocazione di fertilità.
Porto ancora sotto il seno
la grazia del suo reiner,
lo amo come fosse vivo,
ma non è Lui che cerco
sul sentiero di Duino,
quel che ha visto senza palpebre
nei movimenti delle rose,
sottovoce,
alle fonti ultime e sommesse della vita
nel grumo di radici che beve il buio dalla terra
preghiera, se si vuole-
nell’interno indimostrabile del canto
sempre più invisibile
come uno che risorge_
alla fine dei miei occhi,
la cui anima si sporge
sul mattino.
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