Ci attraversa il magenta stanotte
senza lasciare una traccia.
Siamo acquabuona io credo
che non frena la luce per grazia
nel luogo dei luoghi dei corpi,
il più semplice, ogni Natale.
Un tempo non sapevo come fare,
sui coni e i bastoncelli, le figure; disponevo appena il corpo lungo i raggi
percependo un movimento di scintille.
Poi il vento favorevole di un libro
mi condusse alle andamane dai bambini
che vedono ogni immagine perfetta
stringendo gli occhi fitti dentro il mare.
Ora nuoto verso la tua voce
e tutto il miele che riporti sulle labbra
nel largo d’aria disegna la tua veste
fra spicole di chiocciole e cipresse –
preziosi scarti fra l’orecchio debole
e rocce fiore che chiamo le mansuete.
Sul velo d’acqua dei miei occhi stretti,
con la sacra tenerezza della neve quando si fa alta sopra l’erba,
sei tu che porti ancora il buon Natale
e questa madre piccolissima
alla luce.
Ci attraversa il magenta stanotte
25 domenica Dic 2022
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