A fior di labbra
con la mente sul confine
è un ponte quella cucitura
che si stringe sulla pelle nei due punti
un margine di tempo alle ferite
di un uomo senza veli sul mio cuore
sono nuda con lo sguardo di una donna
dilatato sei lo sposo alla mia pieve
passo passo sopra il muschio della riva
con la dolcezza più grande sulle spalle
a te sono venuta lentamente
baciandoti la fronte infreddolita
al buio dei capelli- tacerti accanto
Ho paura. -O dove devo andare
con la mano per amarti
se dormi e vivi nel midollo?
sentirmi donna e maschio
penetrarti
mentre ti appartengo fino in fondo
dove sei entrato- dalla madre
fino al seme – Matrioska
Ascolta- nella cavità che ci appartiene
in un atto chiusa insieme al sesso
non si accorge che nasceva in due
con il bosco sotto i piedi Adamo
nella sua metà di donna che si muove
come un fiume e piena di qua di là
verso la fonte s’intravede il doppio
verso la foce
nella terra di questo nostro volto
Dolce nella pancia a poco a poco
divenne chiaro senza una parola
e gli occhi amati
dove si risolve il cerchio.