Porta di aurore.Pelle che cresce
Sei tutti i corpi.Carne che trema
dove gli archi incontrano una voce umana
la persuasione in un pugno sonora e cava come il bambù
a volare dondola il diaframma lieve
su un foglio a quadretti
parte dal basso, dalla tua mano,
stringe dove si sosta. Respiro quotidiano
il peso della grazia ci prende nel petto
deposita un uovo congiunge
nel sollievo la sorte
ripete il suo centro moltiplica
nei colpi di vuoto l’orientamento
lavoro di volontà l’esercizio tra gli occhi
e le tempie. Tremenda felicità
ancora trema. tra il foglio e la luce
suo controcanto il tuono
si fa massima forma
nelle orecchie dei cervi
dove il fermarsi è correre
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