Benedetto dall’esistenza e dal suo peso
tra le infinite madri della terra,
facendo boschi nuovi di ogni onda
ho sospinto sulle palpebre le mani
nel luogo più profondo, il più elevato,
per sbucare nei polmoni dei fratelli
con l’odore delle lettere del pane.

Dove l’acqua va nel bianco e si ritira
attaccheremo noi al seno la sua voce,
la coveremo come un fuoco a cielo aperto
muovendo l’aria, e fosse solo un goccio
di saliva, è quello che ci serve
per la pioggia tra il sambuco e il falso pepe,
per risalire i pozzi insieme al canto
del più piccolo respiro della polvere;

perché tutto è una ferita,
e un buco è tutto
___________________ per la luce.