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Sia caverna o l’asse di una danza
a salvare dall’assenza ciò che geme

al caldo del capanno l’ossatura
e ogni muscolo dell’albera del pane
sono storie di ginocchia per la sera
se ricamano pianete con il bisso
sull’ombra che ha cura delle piaghe

vibrando nel profondo della luce
nascosto tra le corde del salterio
il doppio cuore custodito nella pancia.