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Vi scrivo da una cella silenziosa
senza quasi un alito di vento
per riparare la mia sposa dai rumori.
Nel movimento delle mani è già un domani,
e il suo grazie, nella notte,
è il vostro nome.

Che tutto accada ora
come vuole ricadere il tempo nuovo.
L’amore non può chiudersi,
come impara a fare una ferita;

la morte piccola,
che ha preso l’anno vecchio,
è il nostro frutto,
in cui ha avuto amore,
e quella grande,
che ci portiamo dentro,
è la sua luce,
che va bevendo il succo.

Buon Anno a tutti
di bellaluce
di acquabuona negli occhi