C’è il segno della montagna, le tre cime.
C’è il segno della pioggia, centomille gocce
e il segno di un uomo sull’isola
madido di luce preverbale:
intermittenze di silenzi
tra le rose del suo giardino.
Un’aria ripetuta più e più volte
ricostruisce qualcosa tutto intorno-
la forma venerata-
fantasmi di passi, semi di gesti,
la mano e la carezza
veggenti e visibili
uguali al suo cammino;
un suono morbido
senza nessun pensiero in mezzo.
Una cerimonia senza nulla di cerimoniale.
Tutto è volto
tutto è nudo
pregare.
Amina Narimi
Tutto è volto
17 mercoledì Nov 2021
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