Come è lieve abbandonare il seno
di una buona madre, e la sua voce
è questa casa immensa che respira
di miracolo nel vuoto. Un lungo passo

ora scalda sull’albera del sonno
il pane sacro del giovane ippocampo-
nostro rosa cedevole di luce,
senza nulla da nascondere alla morte;

fino a scendere alla coppa del bacino
fino all’orlo, che s’illumina e ci accoglie.

Disegno Sofia Rondelli