Un copricapo, una kufiyya
sei tu che torni dal bosco e fai luce
con il plumbago avvolto alle braccia –
quanto confuse le nostre mani,
se ognuna si chiude e comincia nell’altra
divenuta, da prossima, ancora vicina.
< Chiusa nel sogno ____ delle tue ossa
è un oracolo l’aria
____ intorno alla vera
che lascia passare
____ attraverso il suo vuoto
tutta la vita immaginata>
Riposa l’indaco, ancella fedele,
che ha battezzato la strada più lunga,
e noi, stupefatti, fra i nostri mantelli
diciamo ecco i bambini che tornano.

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vengodalmare ha detto:
Che bella
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Amina Narimi ha detto:
Grazie amica antica…Grazie di cuore
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