Per donare così tanto flutto
tra le palpebre adorne di sale
io credo tu sia un benandante
che ha mangiato le notti col cuore
per aprirsi nel giorno più bello.

Non so altro della tua grazia
so che porti acquabuona al mio fiume
alle more raccolte nei fossi.

< È soltanto una giumella
per le offerte alle piccole urne >
E lo dici senza una voce
lasciando tremare le mani.

Ma il tuo nome genera l’ombra
come fa ogni albero grande
se tiene le cime nascoste
nella luce del firmamento.

GOCCE