Lo splendore del grano al tramonto
disegna nell’aria il ricordo
dei pesci che mutano in fiore.
Era a questo che andava il tuo viaggio,
coi bambini sopra le spalle,
aderenti, in cadenza, ai tuoi piedi.
Per quelle gocce dorate piangevi,
più che parlare, svelando
un sorriso con gli occhi di fame;
una fame originale
di chi mangia ogni cosa con gloria
sia pure una crosta di pane.
Non potendo pregare, pregavi
bisbigliando dei gesti sui fiori,
e se usciva una rosa più chiara
sembrava l’avessi riavuta
quale erede di lunghi silenzi –
come una sorgente che ignora
il proprio destino scendendo,
ma il continuo scorrere scava
riempiendo ogni vuoto di luce.
Ti credo in profondo una sposa
da sempre presso il suo sposo,
nell’unica forma, l’unione,
e disposto a questo soltanto,
senza aggiungersi mai.
Chef V. ha detto:
“disegna nell’aria il ricordo dei pesci che mutano in fiore….”ammazza quanto sei forte😜👊
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Chef V. ha detto:
“Non potendo pregare, pregavi bisbigliando dei gesti sui fiori” …vabbè qua sei in eccelso👌
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Amina Narimi ha detto:
Grazie Chef con profonda emozione grazie di cuore
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