Nessun rumore più nessuna dispersione,
un alleluia dedicato al semplice,
da non sapere gli ultimi colori dello spettro
per l’onda troppo lenta che hanno il blu e il viola.
Solo il rosso immaginato era presente
nel volto meridiano che brillava
fino al limite di ogni trasparenza :
la maestà degli avi e quel sorriso
portavano le tracce della notte-
così vicina alla fiamma originaria
che precede con un filo ogni respiro-
legando insieme il sonno con la veglia
ai confini dell’uomo che ho intravisto
ricondurre a un solo tratto la parola-
una margotta con la terra naturale
percorsa dai suoi occhi in pieno volo
al luogo di ritorno nella pace
diventare ciò che ho amato nel principio-
a cosa vive
nell’impronta fresca la sua mano,
penetrando nell’ambra dell’origine.