Si confonde col dolore mentre sale,
ma è l’odore del terriccio appena nato,
se l’invito viene su come un tesoro,
dai frammenti delle ossa, luminoso;
la sorgente è il nostro albero disfatto-
e il cuore, del gigante che si spezza,
un’acquabuona, nel lavoro che conduce
a quell’aurora che noi chiamiamo fissa-
è una madre,
accovacciata dentro il petto,
e malgrado il forte vento la scompigli,
la giumella dei suoi petali rimane
il rossovivo
_____ che la pioggia non scolora.