Da dove parliamo ogni sera
hai ritratto la mano nel bosco
fra il lungo respiro del noce,
per accogliere la codirossa,
la sua fascia sempre più bianca,
nella gonna colma di fiori;
un nido impastato di terra
che ora fruga tra i petali rosa
rialzandosi come un fagotto
sulla fragile forma di orecchio
solitario in mezzo alle viole-
dai suoi reni usciranno dei re
bimbi blu fecondi di pioggia.
Ohh, il suo capo che esce dai fiori
è qualcosa di sempre accaduto,
per donare a chi viene alla luce
la giumella bagnata di riso,
con il chiaro degli occhi, tre fili,
per una ferita, e stupendo,
dalla stessa ferita, il passaggio
a una lingua talmente sommessa
da non distinguere il suono
che fa benedetto il mio grazie.