Mi hai insegnato tu la fragilissima
scrittura sopra i tronchi in verticale,
per salire dalle voci impercettibili,
con le rune delle file primitive,
e a tacere, un anello dopo l’altro,
conservando delle cose le figure.
Trema ancora perché possa rivederti
all’ora delle nascite e rimani,
come fanno le stagioni e il bianco appare,
tra due ciotole di riso, per Natale.
Franz ha detto:
magica…arborea…vigorosa di nerbo e radici…insomma bella.
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Amina Narimi ha detto:
Leggere le tue parole è un’emozione che dona gli occhi chiari… Grazie Franz e nottebella
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almerighi ha detto:
sì, fragilissima perché lo è sempre a ogni Natale (la nostra coscienza abbiente) sempre brava
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Amina Narimi ha detto:
Ti ringrazio Flavio… scritto da te è un saltimbraccio felice
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