Se si abituano le mani alla penombra,
e il magenta diviene silenzioso,
tremenda come il sole, non c’è punto
che non veda in chiaro, la tua vita.
________ Eppure tu consideri mortale
________ l’eterno delle cose più remote.
Nella voce, delle voci la più antica,
è nascosta una sacra piscina,
dove tutto respira, io credo,
tutto ringrazia-
così tu, e questo mistero,
che filtra ininterrotto da una tenda
di perline mosse per il vento,
versate luce fresca nella mano,
solo poco fa ancora vuota.
Se scrivi che muore ogni cosa
rifletti altre vite, per terra,
la dote di eterno, che siamo
una gemma dell’albero ombroso-
sposa non sposa silvana
della nostra minuscola yurta.
Immagine M.Chagall
Song of Songs
Far ha detto:
Immensa
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Amina Narimi ha detto:
La gioia di leggerti è : immensa
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almerighi ha detto:
eppure una scheggia di immortalità è in ogni essere
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Amina Narimi ha detto:
Ohhh sì e ancora sì… lo credo più che mai come_te
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