Scritta al tempo della crisi dei missili a Cuba nell’ottobre del 1962, secondo molti si riferisce al fall-out atomico, la caduta come pioggia delle scorie radioattive in seguito all’esplosione di una atomica. Probabilmente, però, come sottolineato dallo stesso Dylan in più di un’occasione, la canzone trascende questa semplice interpretazione pur confermandola, per assurgere ad un significato più universale e ricco di sottintesi biblici e cabalistici (come l’uso di numerazioni inusitate tipiche della Bibbia: “Ho inciampato sul fianco di dodici montagne nebbiose, ho camminato e strisciato su sei strade tortuose, ho camminato nel mezzo di sette tristi foreste, sono stato di fronte a dodici oceani morti…”).
È sicuramente una delle canzoni di Dylan maggiormente influenzate dalle visioni apocalittiche di molte parti delle Sacre Scritture.
Versione italiana di Riccardo Venturi
UNA DURA PIOGGIA CADRÀ
E dove sei stato, figlio mio dagli occhi azzurri?
Dove sei stato, mio caro ragazzo?
Ho inciampato sul…
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