L’acqua nascosta nel piccolo melo
è come un vangelo fiorito sul capo-
che ad ogni curva si muove stupito
di quella donna che porta la neve
in mezzo alle scapole, e tutta la terra 
distesa sul petto del firmamento-

con la stessa dolcezza del biancomangiare
quando esce dal seno per un bambino.
Dicevi così, del bene più alto,
che è simile all’acqua quando discende,
che in una ciotola informe e dorata
ha impastato le stelle ai nostri natali.
Le parole non mentono, era il tuo canto,
fioriscono il verde di primavera :
se l’acqua discioglie, così rilega-
se ammorbidisce i tuoi lunghi capelli,
fa gli occhi chiari in ogni vivente-
nei luoghi più bassi. Dimora la vita

nel ventre dei fiori, cercala sempre,
nei sottovasi, dai buchi degli alberi
porta alla bocca, con le tue mani,
come una radice, la sua tenerezza,
come uno speco con la sorgente,
o la montagna che sfiora una nuvola,
se le posa sul capo il suo breve mantello.

Per amore e per forza Noi è acquabuona
che danza negli organi dei nostri corpi,
se l’orgasmo è nel canto del loro incontro
il primosale che scende bagnato
nell’umida coppa della poesia.

l'acqua nascosta nel piccolo melo