Tag

, , , , , ,

< Naftalì >

-Se batti con la voce sulle labbra

di volta in volta la casa è costruita.-

 

Per questo hai disteso una cortina,
un patto sacro, sulle nostre membra
nascondendo la tua isola nel centro?
Tra gli uccelli e i filatteri delle albere
per dire tutto insieme quel che vedo
ho dato un nome al passo con la cerva,
laggiù in fondo, dove va il suo respiro-
prima degli occhi e della voce, la segreta-

 

Ora è chiara la pronuncia nella gola,
chiara come la tua mano benedetta,
mentre sillabo nell’aria : Naftalì-
si dischiude da ogni lato della bocca
la rosa delle valli più profonde-

come un sabato o il dolce capomese
al grido antico di una partoriente-
da quella luce nascosta esce un raggio
che riallaccia i legami con la gioia-

 

Questo fa nel pomeriggio una preghiera,
il mio canto dei gradini a bassa voce,
quando penetra la tenda con la nube.
Dove tu sei, di volta in volta, nostra casa

 

non posso dire <Naftalì> se non cammino
se non vado con lei a cercare l’acqua.