Ti ho sognato al molo di Trieste
cercando un libro di poesie sopra il banchetto,
e sul sentiero dell’amore per Duino
che leggevi sottovoce le elegie
con l’odore delle rose nevicate
che alla decima scioglieva in mezzo al petto
l’umidità dei nostri occhi e quella luce
il lamento in un giubilo dorato.