Basta un niente-
un sopracciglio chiaro il quarto di una noce
che diviene azzurro mentre canti
le sue parole intorno ad un giardino
e un minareto che perfora il cielo
tra lunghe spine bianche e fiori gialli
rifiorisce il mondo visto. Senza luce
sto venendo a casa nostra con la voce
lungo piste d’asini selvatici
non avremo oggetti da scambiare
sul gran posto solo una preghiera-
che quasi non ti accorgi della gioia
quando sbuca in cima ai pozzi e sei nel foro
al punto del principio di altri canti-
con le ossa come vasi d’oro
di qualcuno che ti cammina accanto.
Opera G.Klimt, “Le lacrime di Freyja”