Sale con la nebbia dentro il fiordo
un giorno intero per te, ancora rosee
le cicatrici fioriscono nel buio
delle profonde fenditure sulle rocce
con tutta la lentezza del tuo viso
l’urlo della mente
è una colonna d’oro
in un campo azzurro
due monazeni stretti gli occhi
a cielo aperto
bloccati per sempre nell’ambra
dove tu arrivi a strapiombo
prima del tuffo nel mare
irradiando un’ombra sulle mani,
discesa dallo sguardo, ti abbandoni
alla vita, delle mie labbra fai te stessa,
se continuo a baciarmi, t’insinui nella terra,
bagnandomi le dita. Dove ti posi
ti mormoro, madre, Buoncompleanno,
aggrappata al fianco delle pareti
ascoltando la danza del mare
pendente sopra le onde
oltre i propri limiti .
Fiordo di Furore- antica meta dei suoi compleanni