CARTESENSIBILI

akash

akash.

Nel corpo, nel corpo del grano e della cicoria, nel corpo di tutti i vulcani, nella carne del vento e delle cicale, nelle vene della terra, nelle sacre paure, nella paura delle paure, una preghiera si offre alle mani, alle mani di tutte le cose, a quelle che chiedono, a quelle che restano ferme, alle dita inferme, a quelle che accusano, alle sorelle mani, alle mani zingare, alle mani della talpa e del fiume: sorridete mani, sorridete al vento e alla luce, sorridete in questo nero-colore- di-fame, in questa terra di confine, in questa fame alta in fronte al molo, fame delle coste lontane, sorridete corpi stipati sotto al tendone, pena dei fianchi, pena che fluttua a compagni di scodella, a compagni di coperte e di cartone, sorridete boschi, sorridete alti sopra gli spari, sopra le teste degli infami, sopra la polvere dei mortai, sorride alti nei cieli dei gabbiani.

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