Una processione d’acqua
tra le gambe
e l’aria del mattino si confonde
– per decorare casa-
tra il ventre e il succo
mi apre con un dito il desiderio
oltrepassa con l’incanto dei dettagli
l’uno dentro l’altro come anelli
nella grotta dell’adorazione
Nell’impeto d’amina sta l’eccitazione
e viceversa dove
bagnava solo l’Anima del cuore
s’inonda ora il Cuore della Pelle
[ così assordante fai rumore del silenzio ! ]
sulla lastra blu d’ardesia
ci sono tracce del buio che mi lasci
una chiamata dove prima c’era il nulla
una vertigine che non consuma il risultato-
Annunciando l’indicibile
quasi non ce la fai
e in stato di veggenza della notte
s’incide nudo
nel tuo sguardo umano
la profezia dell’utero
che mostra il suo venire
nel mio silenzio sacro
l’intimità d’origine
di una donna che trascrive
il sogno
Nutrendo il mortale
tutta la vita ed ogni mondo
una processione d’acqua.