Una piaga battuta dalla luce
Per la vita, più grande e negata,
Affollata di carne di ombre
Questa grazia nel doppio
Di là dalla fine. Conosce le regole Altrui
Non sono le sue. Al fondo dell’urlo
Docile muso di bestia
Germoglia dal suolo
Succhiando le ore nel fiore
col passo bianco di narimi
Raccontami..
Del silenzio iniziale quel bianco
Del canto continuo nel vento
Rimasto per anni testardo
Risorgere dalla tua bocca
Persuasa racconta-
“Si è innalzato il tuo nome”
Dalle garze di piccole cose
Il fiatare sommesso nel vivo
C’è aderenza che tende alla luce
Come un vaso nel cielo Una figlia
Ha posato la testa Di dentro
Ecco i bambini tornare
È La parte profonda in azzurro
Senza dolore, monumento del cielo
Ascolteresti la mia storia con spavento
-trascorsa nel biancore –
Arrivare a dire del miracolo
L’Impetuoso fiume,
Che il mistero di ogni anima rimane,
privato/ Irraggiungibile segreto
Ma se accosti a un’immagine buia
La ferina chiarezza degli occhi
Ti mostro. L’alone di sofferenza
La Gratitudine Se m’apri nel petto
Troverai gli alberi ancora piantati
Nel cuore ansimare Dire di sì
Alla vita: “nel bozzolo inizia a guarire”
Fino al fossetto dentro il sorriso
Riposa dove fa luce sul seno
E La fronte terrestre un santuario
A tua somiglianza La curi
come ferita
Amando la conca dell’anima
Sulle bestie che siamo
Traspare un punto immortale
L’innocenza più alta, la compassione
Ti fa vicino a conoscerla
Partecipata di travagli
S’allungano sui tendini radici
Nell’ora di compieta si consegna
– la fitta liturgica quando ti legge –
Una spirale aperta: le vedute del Fuji
Diversamente uguale. Soffre
E gode. Esserci
Inquieta e sedata. Nascente
Fare l’aria più chiara e sentire
Il passo del bosco negli occhi
Un corso fluviale di grazia – battesimo e lutto-
Bagno di filiazione
Un compito. Diceva Rilke. Che ci riguarda
Destinato a fiorire dalla piena di sangue
all’indicibile magma d’amore
Una giovane Lettera
Che sanguina e cade
Sotto gli occhi di tutti
Mi tiro su da terra
Con la luce dei bambini
Che ignorano la morte
Come sapessero
D’essere eterni
Nel movimento
Del dolore
Trovo pace
Hokusai -36 vedute del Monte Fuji
يا راوي حكي حكاية
مادابك تكون رواية
حكي لي على ناس الزمان
حكي لي على ألف ليلة وليلة
وعلى لنجة بنت الغولة
وعلى ولد السلطان
حانجيتك مانجيتك
دنا بعيد من هادي دنيا
حاجيتك ماجيتك
كل واحد منا في قلبه حكاية
حكي وانسى بلي احنا كبار
في بالك رانا صغار
حكي لنا على الجنة حكي لنا على النار
على طير عمره ما طار
فهمنا معانى الدنيا
يا راوي حكي كما حكوا لك
ما تزيد ما نقص من عندك
كاين نشفوا على بالك
حكي لنسينا في هاد زمان
خلينا في كان يا ما كا
Oh cantastorie, raccontami una storia
Fa che sia un racconto
Raccontami delle genti antiche
Raccontami delle Mille e una notte
Di Lunjia Bent el Ghoula
E del figlio del Sultano
Raccontami
Portaci lontano da questo mondo
Ognuno di noi nel suo cuore ha un racconto
Racconta e dimentica che siamo adulti
Nella tua testa siamo piccoli
Raccontaci del paradiso e raccontaci del fuoco
Dell’uccello che non ha mai volato
Abbiamo capito il senso del mondo
O cantastorie, racconta così come ti hanno raccontato
Non aggiungere né togliere nulla a quello che hai
Possiamo vedere i tuoi pensieri
Raccontaci affinché possiamo dimenticare questo tempo
Lasciaci nel C’era una volta