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albero, bambini, Bauci, canto, Carne, commozione, condivisione, Fango, Filemone, fratelli, legante, mani, mantenimento, mattone, persuasione, rami, soglia, tempio, unione
L’altro versante non si addormenta
dove risiede l’Altro schieramento
il suono feroce degli occhi chiari
.l’ottava bassa che ritorna.
nel reciproco pensiero umani
ciò che resta di loro :
sa come aprirsi nell’inferno
il Canto degli Angeli
viene da lì il corpo
che entra ogni notte. insieme
si rifà
dal primo abbraccio la carne
cresce come una farfalla nel fiume
dei Fiumi
per ricominciare dal fango, come a Djennè
con falde di terra cruda bagnata
come un mattone come legante e fasci
dei nostri rami curvi di quercia, dei tigli
a tenere la dilatazione che piove
che dilava ogni notte
che erode la grande Moschea
protetta dalle sue mura, dal delta del Niger-
giocandoci dentro possiamo
impastando con l’acqua, e Noi
rimescolare l’argilla in continuo_
_bambini
preparando le scale di legno alle mani
grandi che stendono il nuovo
strato di pelle concreta e fragile assieme,
come la Casa di Ise in Giappone, sacra.
Fino al desiderio di Filemone e Bauci
Ci alzeremo in piedi come le spighe,
nel giorno del fidanzamento, dorati
per l’unione delle forze. nelle anime
uniti per il tronco. Fratelli
sulla soglia del tempioVecchio
commossi
come un Canto di Natale.