“non sono le fasi della luna
a sconvolgermi le acque alla deriva,
ma ciò che snudi
agli occhi miei di te che sei
d’insopportabile bellezza,
bellezza che sempre è spasmo
d’irrisolvibile solitudine.”
-Ferdinando Battaglia-
Soffia fresco l’inesuaribile maltemi
Foschia azzurra Una superficie piana
Tendini sensibili sotto la pelle,
nascendola nel tronco,
di un grande albero piccola magia dolente
Sento l’acqua che gli scorre dentro
l’essenza nuda per l’orecchio
attraverso la lentezza Cosa vedono i tuoi occhi?
Così poco di luce dura un’alba
consumando ogni immagine nell’attimo
e un tramonto che attende nel suo tempo
Voce sofferta
Ostinato silenzio propagato
avido di pieghe tra caduta e volo
Un brusio difficile da definire..
il più impossibile
possiede una dolcezza che lo giustifica a se stesso
nello stupore della gioia, della benevolenza
lo sgomento che contiene a lungo
il thauma che denuda. un dolore che guarisce
tra l’abisso del patimento e il riscatto della luce
è charis …
questo vedono i miei occhi
Incontriamo angeli, io credo, per la Via,
fratelli maggiori nella fede
con le mani di chi ama l’Invisibile
che rendono percepibile il tormento
rovesciando chiaro sulla carne
d’insopportabile bellezza
.messaggeri necessari.
Non c’è parola suono o immagini né musica nel mondo
vibrazioni d’aria dicono di Loro
.estranea all’etica, alla verità.
che penetra la vita inafferrabile
nel nostro scivolare al Nulla