Ho messo nel baule d’aramen
le parole che ti fanno andarevia
fasciate a una a una nell’oblio :
il bianco che si posa tra la carne
il sogno di chi porta dentro i fiori
l’infinito così largo in mezzo al petto
E’ stato assorbito tutto.
Poi viene un tuffo – dove cadi-
sale alto che non parla ancora
sbiancando una luna sul sentiero
l’angolo dove mette piede il cuore
Un’ intermittenza, cerca altra cosa:
l’altra metà della memoria
scaglia oggetti dentro gli occhi
per colpirci, per amarci ancora
fa sembrare nuova la prova dell’origine
ed antica la nuova sensazione.
Il fantasticare è così assiduo !
che stringe l’avvenire a giuramento.
Nel corteo di phantasma e phantasia
riprenderebbe il canto- ed è per questo
che –amorevolmente- non ti scrivo :
come ogni cosa qui_
che dialoga a distanza_
è tutto l’ll possibile
– in nessun luogo mai.
Sabatina Napolitano ha detto:
Ho scritto dell’oblio e della mancanza.
Credo che non lo vedi fin che non passa l’amore
L’amore ha il suo viaggio e il suo percorso
Io ho recuperato me stessa quando non ho piu amato
Una persona. Ma di certo l’amore ha una via di trasmissione oppioide… di dolore,.,
Mi piace molto la poesia che hai condiviso, grazie
Musicale la prima parte
E molto bella anche la seconda
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Amina Narimi ha detto:
grazie Sabatina grazie della lettura delle parole…l’Amore..non finisce mai l’amore..è come il nastro di Moebius..un 8 sdraiato infinito..per rinascere muore..
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Sabatina Napolitano ha detto:
Mi ispiri sei un’anima sognatrice che bello
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Amina Narimi ha detto:
ti stringo forte…ti aspetto ancora Serena notte sia per te.
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Sabatina Napolitano ha detto:
Anche a te buona notte grazie
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