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Nei mille piccoli cieli puoi restare
tra la tessitura delle cose
conservando la freschezza sulle dita
il movimento ritmico innocente
che le fa apparire e scomparire
nella mano tesa quotidiana
l’invito a camminare intorno al pasto,
come principianti delle cose,ininterrotto.
Sulla carovana di sale non è dato
del prima dei neonati, né dai morti il dopo
ma un fratello. silenzioso. di tutte le cose
l’estrema possibilità d’amore.
Ricordi quando ci incontrammo alla fontana
come venne danzando una donna del villaggio
come in croce stendeva le sue braccia ?
passando vibrazioni per le scapole
nascendo da una mano all’altra ci raggiunse
piegata nel movimento di preghiera
prese a dondolare una canzone lungo il torso
fino ai polsi. per dormire tra le dita
cantando una ninnananna. Canto a sé stessa
il palmo chiaro volto in alto
come una richiesta di silenzio
legandosi alle braccia fazzoletti
come rami -i più teneri degli alberi –
ripeteva il vento a dondolo infinito,
l’avanti indietro coi suoi fianchi, della culla.
Se si abituano le mani alla penombra
se la mente diviene silenziosa
di una luce blu scuro ininterrotto
ricorda il mare Indifferente !
Quando ti calavi giù verso il cobalto
fasciando fiori piccoli al silenzio
alla corda un’urna tiepida di sete
colmando il Vuoto denso e nitido di noi
la volontà di amare indivisibile
Nessuno sa fin dove . E risalivi