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passione, raccoglimento, Respiro, Rothko, scrittura, silenzio, suono, vibrazione, voce
Nella scissione tra la spinta e una rinuncia
tra l’anelito perduto ad un oggetto
e il perturbante che erra in casa sua
dove le stelle stanno cadendo come sangue
la luna ha percorso metà del suo cammino
su mezze verità in oratorio e non saper perchè
di nenie responsoriali. Nel mezzo il nero.
In alto bianco. Continuava a vivere
nella stagione “dell’aurora” si addensava –
dove niente è paragonabile al ritmo del respiro
ne sa più di noi. della scrittura
sui crinali chiari trascolora
l’immensa moltitudine che mostra
vissuta oltre sé stessa inconscia
resistente tortura nella melma del dolore-
ricercando un suono primordiale
a tutte le Poesie
Esercizio di divinità l’ascolto – ci attraversa-
non è dato che per vibrazioni
un palloncino che puoi tirare verso il basso
cogliendone un frammento di fortuna
nel raccoglimento. poi lasciarlo
risalendo col destino nella terra
dove non si muore
Quel canto è le cose che nascono la Voce
-aprendo il petto dalla gola
in un giorno di silenzio. pulendo tutto il sangue
e una nuova lingua in bocca-
come la Bibbia da Dio.
è lì che si squarcia nel velo
il dentro di un Credo
il sentire con.fuso
nella felicità