Due lunghe strade
due figure nell’erba
“vai piano. Torna presto
dove non sei mai stata”
Non c’è casa
sul monte Carmelo
alberi di pioggia solamente
fontane segrete .
Seguono la rotta i piedi
nel nome che cercava
per le rose. Solo uno
che non ha raggiunto
che difende –Più lontano
cuore – le nasce intorno
trattenendo fame
sulle ginocchia scorticate
-il saper toccare insieme
un significato che ci basti-
a finir la notte. delle notti
ad ascoltare dove niente è più
visibile a chi viene dopo Rainer.
Ha la fragilità che io immagino
degli angeli
quando spostano il buio dell’aria
tra i fiori
Là, dietro le palpebre
quel modo suo di venire profondo
lo ricevi nel viso e ti chiama.
Fa tanto rumore nel nome ..
che tace le Rose. e La cura
-ferma nel grido
come un segno nel grano-
impalpabile e chiara
una crepa privata
offerta a far sera
viene splendida in dono
posando la pace
a chi ha dentro
una spina. Le basta
poco
un nulla per vivere
penetrata di luce.
ventisqueras ha detto:
scusa, puoi cancellare il commento sopra, c’è un refuso che lo snatura
grazie
” quando spostano il buio dell’aria tra i fiori”…è così lieve
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Amina Narimi ha detto:
un passo di grazia la tua sensibilità
Grazie Ventis…ti stringo di tutto il profumo che posso, che c’è
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