In una regione lontana dalla scia luminosa della Via lattea
a nord della coda dell’Idra e del Centauro
priva di luce e ombra. Vestigiale
ai confini della chioma di Berenice
intuisce l’estate del cuore,carne
il vagare solitario di un abete
nel deserto di un Anello
Mentre l’Anima divarica. le gambe
oltre le poverissime verità
Privo di tratto l’ll tacito accadere-
del respiro delle dita immacolate
stelle esplose fino al silenzio attese-
si spacca nel sole di ogni giorno
rosa. dentro Tutto. La rosa impenetrabile
d’amore che non dura al gesto
solo. Ogni mio risveglio, al pari
è senza rami, non la sera
che mi ricopre i fiori
in solitari compiti fedele
vergine in sua prossimità
come ogni cosa che è nel grembo
del mondo, caduca e immortale
mi apro in esso l’ll desiderio
di esserci stata nell’imminente nascita
del prato venivo su con l’erba intatta