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Messaggero del mattino. prima luce
dell’alba sollevando in canto
il crescere nel cielo e scomparire
fiaccola caduta a sera per risorgere
alla terra. sei pura immagine
nella Visione aerea spirituale
in pochi istanti a poter volare
notevoli distanze. per estreme verità
l’allodola ti nutre, grano in erba,
nella penombra del solco, cresci
melodia di temperanza, in onore della luce
la preghiera. Nel mio disegno sei
pellicano sui nidi delle allodole
incurvate verso il petto. dal tuo fianco
sgorgano acqua segreta e sangue
incontrati sulla via del Pellegrino
risalire la sorgente delle acque.
attraversare il fiume verso l’altra riva.
discendere a_ mare la corrente.
Viaggio nel celeste. trascinata luce
-dipinta sulla rupe-
nello spazio magico di rivelazione
il tuo Giardino è un mandala.
Sezione aurea che ancora si compone
con il grande Tutto
posso passare le mani nel tuo vaso
sul “graduale” verso che cammina
trasparente, nel fondo del ruah,
acqua che tracima il segno
sulla croce Difendo con il palmo
la fiammella, come chi va nel buio in alto
e guardo in cima, nella sera dove vai –
colmando luce tra le mani il filo
di bisso naturale- nello spazio curvo
fitto di vertebre, aman aman un nido:
negli occhi si fa altare la parola,
un dono che risuona seminale
che ripete meraviglia nella svolta
lo scatto della differenza nel respiro
la visione che catturi apre la porta
tra il mio pensiero e il canto
voli via