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Impasta morbida

pietra di lingua materna

-salvare il salvabile

anzichè  piangere

sollevando bianchi macigni-

scioglie i discorsi traduce in agire

c’è un fiore caldo sotto la mano

un tocco di grazia-vieni…. mangia-

Un viaggio in avanti nei frutti dimenticati

cresce imparando nel bianco

di poche sillabe preme la testa

conFuso in preghiera

si fa l’odore dei frutti nel pane

chiaro degli occhi sui Rulli di Sera

l’ll rintocco di Lhasa

tra il pero cotogno gli steli di pietra serena

nel bosco incantato entriamo come bambini:

-c’è mia madre laggiù

nelle mani dell’estate

sull’ortensia spalanca la finestra

un sorriso le sale tutto il viso

per il risveglio del vento, poco a poco

Le ho detto:-insegnami ancora, aspetta.. …

dimmi del movimento l’ll segreto

del rosso di Alhambra il filo

il filo limpido

nella luce lenta della sera-

E’  intenso a Pennabilli il vento,

percuote l’aria, lievita,

si solleva, sorride e danza

colma di no(t)te e respiro

nel suo tessuto più tenero

mi spande di cenere e amore