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Non posso darti al mare

Madre

-prigioniera dell’amore

sono ancora occhi le tue viti-

la mia famiglia

l’odore dell’incenso

iphone 267

da quell’onda mi hai respirato

nella bocca, in salvo

per le braccia giovani

sfinite

nello spasimo mortale

  mi fa male

mia madre in tutto l’ll corpo.

nella pancia troppa voce

tiene insieme

le cose che ci hanno fatte

in due

 Ti ho scavato una vista piccola

su Cipro

nell’avamposto sulla libreria

e la promessa di farti libera

dal rame

Viene buio presto

anche nei giorni lunghi

ogni mattina trovo neve da spalare

La fatica si fa droga a muovere i minuti

sbatte la luce di là dell’amore

a volte resto in casa

ad imbiancare

-quaresima dove mi perdoni- in una rosa

infin di vita-  sta

l’eternità

di un’ancella luminosa

Obbedirò.

in quell’ora dove finire

è espandersi

dove non arriva l’ll suono

oltre la grazia , ti lascerò andare

le tue ceneri per quello stesso mare

nel compimento la tua pace

di tutti i lamenti. Libera

d’aria benedetta

legata alla montagna

Danzerà  sui mari  

la Tua brace

nel bosco

10 agosto 784