Scavano l’aria gli occhi prima della luce
le sofferenze esplorano,
fino al piccolo punto di dolore, il corpo
– nel mio baule pieno di rame
di istanti fragili, non trema la vita
se a pochi altri minuti di luce
ondeggia la sera il giallo sulla candela
mentre le labbra si separano a dire
su tutte le cose non vissute
la durata.la visione nell’atto nominata:
lana da cardare : tutto sul punto di nascere
di infrangere nella coppa delle mani
pozzanghere di latte nero
martella fluido l’intimo con l’aria
cambia il volto :
agilità di palpebra che non ci appartiene
se non per assicurare il pane dentro un alibi
-quando stiamo altrove